Benvenuto fra noi! Questo blog è rivolto a tutti coloro che, avendo a cuore la propria salute e quella dei propri cari, pensano che un po' del loro tempo speso a capirci qualcosa in più sull'acqua sia davvero un buon investimento.

mercoledì 2 marzo 2011

Fuffy colpisce ancora.


Stavolta il buon Fortuna (presidente Mineracqua per chi non avesse letto il mio precedente articolo) da me paragonato al Fuffy di Harry Potter, se la prende con le caraffe filtranti. Che ha fatto? Ha soltanto fatto il suo lavoro: ha difeso il tesoro a cui fa la guardia. Una guardia attentissima ed aggressiva, come vedremo ...

Il nostro non ha fatto altro che commissionare una indagine su alcuni campioni di caraffe e poi ha inviato i risultati alla procura di Torino. La notizia è stata subito riportata da diversi quotidiani anche nazionali ed è immediatamente rimbalzata su molti siti web. Punto. Questa mia nota potrebbe anche finire qui. Perché tutto ciò che seguirà (indagini, spese pubbliche, avvocati, etc, etc) o che non seguirà (perché magari la procura deciderà di non procedere) non ha la minima importanza.

L'importante è che sia stata COSTRUITA  la notizia e che essa sia stata PUBBLICATA con la GIUSTA EVIDENZA. L'importante è seminare il dubbio, alimentare qualche preoccupazione, rallentare o addirittura stoppare la crescita del fenomeno.
Tanto è vero, che in nessun articolo viene riportato il dettaglio delle analisi fatte, i parametri presi in esame o i valori rilevati. E' tutto molto generico. Vengono riportate, virgolettandole, dichiarazioni di Mineracqua prive del minimo riscontro.

Allora, mi sono detto, sul sito ufficiale di Mineracqua troverò certamente tutti i dettagli che mi servono. Macché. Non c'è niente di niente. Neppure un accenno alla notizia. I lavori sporchi si fanno in officina, non nel salotto di casa. A questo punto mi è sembrato soltanto un puro allarmismo mosso da interessi economici neanche poi tanto nascosti. D'altra parte che deve fare un procuratore attento come Guariniello? Il suo dovere di tutore dell'interesse pubblico lo OBBLIGA ad aprire un procedimento.
ET VOILA'!

Devo a questo punto aggiungere che il mio personale parere riguardo alle caraffe filtranti è che esse, pur essendo soltanto un aiutino per incamminarsi sulla via dell'emancipazione dall'acqua plastificata, hanno una loro utilità e sono per questo le benvenute. Penso, inoltre, che esse siano ben lungi dall'essere la soluzione ideale per tutta una serie di motivi rilevanti come, a puro titolo di esempio, l'impossibiltà di usarle per depurare l'acqua necessaria per cucinare (sono troppo piccole e lente).
Di contro, le caraffe filtranti hanno un grandissimo vantaggio: costano poco. E NON E' POCO!

Ecco quindi il perché di tutta questa foga da parte dei venditori di plastica:

NEGLI ULTIMI TEMPI LE CARAFFE SI STANNO VENDENDO MOLTO BENE.

E perché, come ho già avuto modo di spiegare, per quanto minimo, LA CARAFFA E' UN RIMEDIO CONCRETO. Non è una semplice esortazione, un consiglio, insomma ... non è una semplice chiacchiera.

LE CHIACCHIERE, A FUFFY, NON IMPORTANO!

1 commento:

  1. Non capisco......

    Non posso che essere solidale con la tua iniziativa e pubblicizzare al massimo la tua battaglia contro le lobby delle acque minerali....anche se non capisco il perchè in Italia ci sia uno super uso di acqua minerale rispetto alla media europea pur essendo le nostre acqua potabili in genere fra le migliori d'Europa.
    Non capisco la tendenza a voler privatizzare la distribuzione delle acque.
    Non capisco perché acque minerali pressochè simili debbano essere scorazzate su tir per tutto il territorio nazionale e non consumate solo nei territori di origine...
    Non capisco perchè, con il terribile problema che abbiamo per per i rifiuti si continui a far imbottigliare le acque in bottiglie di plastica invece che in contenitori di vetro riciclabili.
    Si sicuramente anche le caraffe filtranti aiutano ....ma anche esse hanno il problema dello smaltimento dei filtri (contenitori sempre nella inquinantissima plastica)
    ......hai ragione sono proprio uno che non capisce....

    Antonio Colecchia

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