Benvenuto fra noi! Questo blog è rivolto a tutti coloro che, avendo a cuore la propria salute e quella dei propri cari, pensano che un po' del loro tempo speso a capirci qualcosa in più sull'acqua sia davvero un buon investimento.

domenica 23 gennaio 2011

A quando la privatizzazione dell'aria?

Oggi, caro Tommaso, ti voglio segnalare un interessante articolo di Ettore Livini apparso venerdì scorso su La Repubblica. Parla degli effetti della privatizzazione dell'acqua sulle nostre bollette e non solo. Vale sicuramente la pena leggerlo perché offre elementi di riflessione non banali e non di parte su un argomento molto importante ed attualmente molto dibattuto (sul quale a giugno prossimo si terrà pure un importante referendum).

venerdì 14 gennaio 2011

Tommaso addolcisce l'acqua con il sale.

Ci risiamo. Tommaso ne ha fatta un'altra delle sue. Ma che fa? Mette il sale nel caffè? Si fa una tisana al cloruro di sodio? Ma no, è tutto un equivoco, non è vero niente. L'ho già detto, Tommaso non è stupido. E neanche pazzo, aggiungo oggi. Per chi non lo sapesse, quando l'acqua contiene molto calcare, si dice che è dura e quindi Tommaso mette il sale nell'acqua per renderla più .... MORBIDA. Ma perché secondo voi qual'è il contrario di DURO? Ecco, si, esattamente .... il contrario di duro è morbido. E che ci voleva?!? Però, chissà chi e chissà quando, qualcuno ha deciso che quando l'acqua viene resa meno dura, si addolcisce. Bah? Per  me resta un piccolo e  insondabile mistero. Forse qualcuno avrà una spiegazione da offrirmi ed io ... la attendo fiducioso. Nel frattempo cercherò di chiarirti un po' le idee, mio caro Tommaso.....

venerdì 7 gennaio 2011

Alcuni credono che Tommaso sia stupido.

L'ente di gestione che mi porta l'acqua in casa mi fa sapere che essa è .... buona da bere. E vorrei vedere che mi dicesse il contrario! Un antico detto napoletano recita: "acquaiuò, l'acqua è fresca?" e lui risponde: "manc 'a neve!" che tradotto farebbe più o meno così : "Acquafrescaio, la tua acqua è fresca?" risposta: "manco/a la neve" cioè "più della neve" o, in alternativa: "manca la neve (e quindi non lo è)". Il più classico dei giochi di parola di sibilliana memoria. Che cosa significa che l'acqua è buona da bere? Forse  che è conforme al decreto legislativo che definisce i parametri da rispettare affinché l'acqua possa essere destinata al consumo umano? [D. Lgs. n. 31/2001] In parole povere: che è potabile? E ci mancherebbe! Se così non fosse ci sarebbero gravissime responsabilità anche di carattere penale. Ma questa affermazione, oltre ad essere, come abbiamo visto, di una banalità sconcertante, mi stimola una domanda: perché non mi dicono che è ottima, eccezionale, unica e superlativa, come fanno tutte le pubblicità di questo mondo? Perché si limitano, attraverso una costosa campagna pubblicitaria (che poi paghiamo noi) ad uno striminzito buona da bere? I motivi, io lo so, sono diversi, ma cosa vuoi che ne sappia tu, caro Tommaso?

sabato 1 gennaio 2011

Ma chi è 'sto Tommaso?

Nell'articolo precedente (uno dei primi per chi leggerà in futuro) ho deciso di rivolgermi, dal quel momento in poi, ad un generico visitatore "tipo" del mio blog e l'ho fatto con queste parole:
Tommaso non è uno di voi, ma è tutti quanti voi, o meglio, rappresenta un po’ tutti quanti voi. E’ un ideale “prototipo” del mio visitatore. E’ un po’ come la signora Maria che è la casalinga “tipo” di Simone Rugiadi, noto cuoco televisivo (di SKY canale 411)  e alla quale lui si rivolge sempre quando deve dare al pubblico un consiglio particolare per le sue ricette. Quindi, da oggi, voi siete Tommaso e Tommaso è tutti quanti voi. Se preferite, Tommaso è il vostro “Avatar collettivo”.
Poi mi sono subito reso conto che, fra un po', quell'articolo  andrà via dalla prima pagina ed i lettori a venire non potranno mai capire chi diavolo è questo Tommaso. Allora mi è venuta l'idea di scrivere questo breve post "di servizio" al quale rinviare con un apposito link i futuri lettori. Il nome l'ho scelto semplicemente scorrendo il calendario. Perché mi sembra che suoni bene e anche perché mi evoca un po' l'idea di un lettore attento, curioso e stimolante. Uno, insomma che vole .... toccare con mano.