Devo fare una piccolissima premessa: d’ora in poi parlerò solo con Tommaso. Tommaso non è uno di voi, ma è tutti quanti voi, o meglio, rappresenta un po’ tutti quanti voi. E’ un ideale “prototipo” del mio visitatore. E’ un po’ come la signora Maria che è la casalinga “tipo” di Simone Rugiadi, noto cuoco televisivo (di SKY canale 411) e alla quale lui si rivolge sempre quando deve dare al pubblico un consiglio particolare per le sue ricette. Quindi, da oggi, voi siete Tommaso e Tommaso è tutti quanti voi. Se preferite, Tommaso è il vostro “Avatar collettivo” (questa forse me la potevo anche risparmiare, ma oramai mi è sfuggita).
Quindi: caro Tommaso, hai letto i giornali qualche settimana fa cosa riportavano a proposito dell’ACQUA ALL’ARSENICO? Tranquillo, non voglio spaventarti più del necessario. Voglio solo fare, assieme a te, delle considerazioni nel merito. In estrema sintesi, le notizie, che puoi trovare qui, qui, qui e qui dicono che in 128 comuni italiani, dall’anno prossimo, l’acqua non sarà più potabile perché conterrà elementi indesiderabili e pericolosi (molto spesso arsenico) ben al di sopra delle soglie stabilite.
Straordinaria capacità divinatoria dei giornalisti? Una rivelazione di wikileaks? Niente di tutto ciò.
E’ semplicemente venuta meno la “copertura legale” che faceva diventare potabile ciò che potabile non era. E’ l’annosissimo e penosissimo problema delle deroghe che, all’insaputa della quasi totalità dei cittadini-consumatori, ha consentito agli enti di gestione di molti acquedotti di propinare, a centinaia di migliaia di famiglie, dal 2003 ad oggi, acqua dalle caratteristiche non proprio, diciamo così, “rassicuranti”. E’ qui disponibile un ulteriore approfondimento oltre al documento della Commissione Europea che ha gettato nel panico una buona parte degli operatori del settore.
Tutto ciò, però, è solo l’antefatto, la premessa noiosa quanto necessaria per fare, caro Tommaso, quelle considerazioni di cui ti dicevo all’inizio. Da nessuna parte, negli articoli di stampa, nei siti di informazione e nei commenti, c’è chi dice una cosa semplice semplice: ESISTE UNA TECNOLOGIA CHE PONE UN RIMEDIO DRASTICO, SICURO ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE a tutti i problemi di inquinamento di questo tipo. Si chiama SISTEMA DI DEPURAZIONE AD OSMOSI INVERSA. Per non risultare pedante, ti dico soltanto che, rispetto all’arsenico, ad esempio, un impianto di questo tipo garantisce un abbattimento intorno al 95%. Questo significa che se nell’acqua vi sono 50 microgrammi/litro (attenzione, negli articoli citati si parla sempre di milligrammi ma è un errore) di arsenico anziché i 10 tollerati dalla normativa europea, all’uscita del nostro impianto, avremo 50x5/100=2,5 microgrammi/litro che sono soltanto la quarta parte del limite ammissibile. Se è vero che a volte le soluzioni ai grandi problemi necessitano di lunghe attese, è altrettanto vero che, con una giusta informazione, già da diversi anni, si sarebbe offerta una valida alternativa a coloro i quali avrebbero voluto garantirsi la propria salute in maniera più diretta e responsabile. E’ chiaro, quindi, Tommaso? Le soluzioni ci sono …..ma non vengono divulgate. Un’altra volta, magari, ti racconterò perché questi fatti avvengono….
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